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"BACKSTORY" IL NUOVO DISCO DI ALAN CLARK

 

immagine in primo piano


"BACKSTORY"
IL NUOVO DISCO DI
ALAN CLARK


DISPONIBILE SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI
CD E VINILE


E' uscito il 24 settembre - per Ponderosa Music Records/distribuito in digitale da Platoon - il nuovo album di Alan Clark "Backstory", un lavoro minimale ed elegante, che ripercorre i principali successi della strepitosa carriera dello storico tastierista dei Dire Straits.

Avevamo tutti quell'età in cui una fisarmonica era una cosa importante, scriveva Pier Paolo Pasolini ricordando gli anni della giovinezza.
Quando invece era il rock ad essere giovane, le cose importanti erano i brividi elettrici di una Fender Stratocaster o gli squassi poco condominiali di una batteria completa di piatti. Tanto è vero che Alan Clark, musicista nato nel 1952 in Inghilterra, devoto allo spirito ribelle del rock and roll e al vitalismo facinoroso di Hunter S. Thompson, nonché cultore dei venti di bolina che più in alto fanno volare le vele sulle onde terribili dei mari nordici, sceglie di dedicarsi allo strumento più distante di tutti, di legarsi all'albero maestro del vascello sonoro emblema dell'accademia e dei suoi pallori: il pianoforte. Alan diventa così una rarità nel mondo del rock and roll, come si dice di uno che osi suonare il pianoforte classico in un ambiente privo di regole e strapieno d'eccezioni. Diventa cioè la regola di queste eccezioni.

I risultati sono esaltanti: con i Dire Straits, di cui è il primo e principale tastierista fino allo scioglimento, entra nella Rock and Roll Hall of Fame.
E negli anni suona con molti musicisti che hanno fatto e continuano a fare la storia della musica, da Bob Dylan a Eric Clapton, dai Bee Gees a Tina Turner, da Sting a Rod Stewart, tanto per citare alcuni nomi.
In questo disco intitolato Backstory ripercorre le tracce degli ultimi quaranta anni, rivisitando i pezzi principali a cui ha preso parte e ricreandoli per solo pianoforte. Un appassionante retroscena navigato ancora una volta di bolina. Semplice, regale, emozionante.

Alan Clark è quel che si dice una rarità nel mondo del rock, intanto perché è un pianista classico che ha osato suonare il pianoforte classico in un ambito rock'n'roll. Poi perché ha suonato con molti artisti che del rock'n'roll hanno fatto, e sono, la storia, dai Dire Straits in cui è entrato nel 1980, a Eric Clapton, Tina Turner, Bob Dylan, Bee Gees e Rod Stewart.

In questo disco, intitolato Backstory, Alan ripercorre le tracce degli ultimi quaranta anni, rivisitando i pezzi principali a cui ha preso parte e ricreandoli per solo pianoforte. Semplice, regale, emozionante.

Qui la tracklist:
1. I and I (Bob Dylan)
2. Romeo and Juliet (M. Knopfler)
3. Big River (Jimmy Neil)
4. Have i told you lately that i love you (S. Wiseman)
5. Licence to Kill (Bob Dylan)
6. Private Dancer (M. Knopfler)
7. Brothers in Arms (M. Knopfler)
8. Going Home (M. Knopfler)
9. Love over Gold (M. Knopfler)
10. The North (Alan Clark)



ALAN CLARK /bio

Alan Clark, pianista, tastierista e produttore, è nato nel 1952 in Inghilterra. E' stato il primo e principale tastierista dei Dire Straits, gruppo con il quale nel 2018 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.

E' poco più di un bambino quando Alan Clark comincia a studiare il pianoforte e a suonare l'organo Hammond in un circolo operaio vicino a casa. Continua la sua educazione musicale al Durham College, ma soprattutto suona con molte band locali, tra le quali una chiamata Splinter che incide per l'etichetta Dark Horse di George Harrison. Avrebbe la possibilità di entrare alla prestigiosa Guildhall School of Music, ma la sua carriera è già ben avviata. Suona in tour con Gallagher & Lyle, con i Lindisfarne e incide con Geordie.

Nel 1980, poco prima dell'album "Making Movies", diventa il primo e principale tastierista dei Dire Straits. Il suo sound è un contributo importante all'enorme successo che attende il gruppo. Sebbene sia già molto presente nel quarto album "Love over gold" del 1982 e nel successivo "Alchemy", è con "Brother in arms" che il sound di Clark risalta di più, tanto da produrre insieme a Mark Knopfler il seguente "On every street" e a suonare stabilmente nella band fino allo scioglimento, a metà anni '90.

Insieme a Mark Knopfler incide l'album di Bob Dylan "Infedels", di cui Knopfler è anche produttore, e il successivo "Empire Burlesque". Con Knopfler lavora anche ad alcune colonne sonore come quella di "Local Hero", film in cui appare anche nel ruolo di pianista. Incide e suona in tour con Eric Clapton, nei concerti della National Philharmonic Orchestra e con Michael Kamen nelle sue 24 notti alla Royal Albert Hall nel 1990 e 1991.

Negli stessi anni diventa il direttore musicale di Tina Turner, nonché arrangiatore dell'album "Private dancer". In quelli successivi incide e suona in tour con una vasta ed eclettica serie di grandi artisti quali Bee Gees, Jimmy Nail, Escape Club, Joan Armatrading, Gerry Rafferty, Mick Hucknall, Bill Wyman, Sting, Van Morrison, Sly and Robbie, Shakin Stevens, Roger Daltrey, George Harrison, Elton John, Phil Collins, Bruce Willis

Nel 2001 compone la musica dello show paranormale "Most Hauted" e di numerosi altri programmi televisivi e radiofonici. In seguito scrive e dirige un film tributo ai 25 anni della Great North Run, la cui musica viene eseguita dal vivo dalla Northern Philharmonic durante la proiezione al Sage di Newcastle. Nel 2005 suona l'organo Hammond nella "Hull story", uno show in onore di Alan Hill dei Lindisfarne. Riunisce poi i due membri dei Dire Strais John Illsley e Chris White per un concerto a Xroads di Roma. Suona poi con la star tedesca Marcus Müller Westernhagen e registra con Jamie Squire.

Nel 2011 con il chitarrista dei Dire Straits Phil Palmer, forma The Straits per uno show di beneficenza alla Royal Albert Hall. La band, che include Steve Ferrone da Tom Petty and The Heartbrekers, diventa in seguito The Dire Straits Legacy con Danny Cummings, Mel Collis, Jack Sonny, tutti e tre membri dei Dire Strais, e con il produttore e bassista Trevor Horn. La band assume poi il nome di Legacy di cui produce insieme a Phil Palmer l'albume "Three cordis trick".

Negli anni recenti, Alan Clark incide un album dell'artista italiano Pacifico agli studi della Real World e produce con Phil Palmer il disco "Zero il folle" di Renato Zero. Gira nel tour di "You're in my heart" con Row Stewart e suona in piano solo al festival Pianocity di Milano. E' poi coautore e coproduttore del disco "Zerosettanta" di Renato Zero.
Nel 2021 esce il suo disco in solo intitolato "Backstory" per la Ponderosa Records.

 

 

 

 

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